DISTRORSIONE SPALLA
Tra gli infortuni che possono danneggiare a vario titolo la spalla, senza dubbio la distorsione alla spalla è uno dei più frequenti. La spalla è una articolazione piuttosto complessa, nella quale si incontrano numerosi gruppi muscolari e le strutture connettive che ne permettono i movimenti.
Nella maggior parte dei casi, la distorsione della spalla si verifica per cause traumatiche, in particolare durante l’attività sportiva in seguito a scontri di gioco o a cadute.
Sebbene sia meno frequente rispetto alla distorsione alla caviglia, la distorsione alla spalla può verificarsi anche nella vita quotidiana, come conseguenza di incidenti o di cadute.
1. Distorsione alla spalla: definizione e significato
La distorsione alla spalla è un infortunio durante il quale i legamenti che connettono l’apparato muscolo scheletrico vengono danneggiati e subiscono una lesione.
L’articolazione della spalla è tenuta nella sua posizione naturale dai legamenti che uniscono l’osso della clavicola alle due protuberanze ossee presenti sulla scapola. Il legamento acromioclavicolare è posto nella parte anteriore della spalla, mentre il legamento coraco-cromiale è posto nella parte posteriore. La distorsione della spalla nella maggior parte dei casi riguarda il legamento acromioclavicolare, tanto che in termini scientifici viene definita distorsione acromioclavicolare.
La distorsione non è da confondersi con la lesione alla cuffia dei rotatori: la cuffia dei rotatori è un sistema muscolare che permette di tenere il braccio in sede nell’articolazione della spalla. Talvolta può accadere che questo complesso muscolare subisca delle lesioni, a causa di traumi, di schiacciamento oppure a infiammazioni tendinee.
Anche la lussazione è un disturbo articolare particolarmente doloroso che può colpire la spalla: a differenza dalla distorsione, però, nella lussazione l’articolazione esce dalla sua sede per cause traumatiche ma non vi rientra spontaneamente: è pertanto necessaria una manipolazione per riportarla nella sua posizione naturale. Nei casi più gravi la distorsione è accompagnata da lussazione.
2. Classificazione della distorsione alla spalla
La distorsione al braccio, così come avviene per le altre distorsioni, può avere diversi livelli di gravità.
I tessuti, infatti, possono subire un semplice stiramento, a causa della trazione che ne provoca un allungamento eccessivo e innaturale, oppure possono lesionarsi anche seriamente.
• Distorsioni di primo grado alla spalla:
si tratta di infortuni lievi. L’eccessivo allungamento provoca uno stiramento del tessuto ma non lo lacera. Inoltre, in questo tipo di distorsione le ossa dell’articolazione, clavicola e scapola, rimangono nella loro sede naturale.
• Distorsioni di secondo grado alla spalla:
in questo caso la lesione è più grave e viene classificata da moderata a seria. Il legamento non è solo stirato ma può avere delle lesioni, anche se non è del tutto lacerato. In genere, in questi casi clavicola e spalla sono parzialmente fuori posto, in quella che viene definita sublussazione.
• Distorsioni dal terzo grado al sesto:
si tratta di un infortunio molto serio, durante il quale il legamento può essere anche del tutto lacerato. In alcuni casi la terapia conservativa non è sufficiente, ma è necessario ricorrere a intervento chirurgico. Inoltre, le articolazioni della spalla cono completamente separate e presentano lussazioni acromioclavicolare.
3. Distorsione alla spalla: cause, prevenzione e sintomi
Distorsione alla spalla: cause e prevenzione
Le distorsioni alla spalla ha prevalentemente una origine di tipo traumatico. Incidenti come cadute, scontri di gioco, soprattutto se si praticano determinati sport, o contatti violenti di tipo accidentale, possono portare a una iperestensione del braccio con danni ai legamenti.
Nella vita quotidiana sono più rari, ma non si possono escludere del tutto. Tanto più che possono verificarsi più facilmente quando la struttura connettiva è più fragile, a causa dell’invecchiamento oppure a causa dell’usura di ossa, muscoli e legamenti.
Avere una buona condizione fisica e seguire uno stile di vita sano, con costante allenamento fisico, possono ridurre i rischi di infortuni.
Quando si fa sport, soprattutto se si tratta di sport di contatto, non è raro che possano verificarsi scontri di gioco o cadute accidentali, che non possono essere evitate del tutto.
In alcuni sport, come lo sci alpino, l’alta velocità mette più facilmente a rischio di cadute: le cadute sulla spalla o su un braccio esteso possono portare alla lesione dei tendini. In quelli di contatto come il rugby o la lotta è più probabile che gli scontri portino a infortuni.
I sintomi della distorsione alla spalla
A seconda del tipo di lesione e del livello di gravità, si possono osservare diversi sintomi e anche il dolore può presentarsi più o meno intenso:
- Dolore alla spalla: poiché le cause della distorsione sono di tipo traumatico, di solito il dolore si presenta acuto e compare in seguito al trauma.
- Indebolimento dell’articolazione e difficoltà a compiere correttamente il movimento: a seconda del tipo di lesione la difficoltà ad articolare i movimenti può essere più o meno accentuata. Se si accompagna lussazione, l’immobilità può anche essere totale.
- Gonfiore e tumefazione: maggiore è l’entità della lesione, più è probabile che possa verificarsi una tumefazione importante. Se ci sono lesioni con versamento di sangue, il gonfiore è più evidente e può essere accompagnato da ematoma nei pressi della parte lesionata.
4. I trattamenti per la distorsione alla spalla
Quando si avverte un dolore molto intenso alla spalla in seguito a una caduta o a uno scontro di gioco, è sempre opportuno rivolgersi al medico per valutare le possibili conseguenze dell’infortunio. La distorsione alla spalla, infatti, si presenta con un dolore acuto e improvviso.
Trattare correttamente la distorsione è indispensabile per evitare complicazioni come l’indebolimento dell’articolazione, con il rischio di ulteriori infortuni, e l’artrosi precoce. Inoltre, se non viene curata adeguatamente, è più probabile che si verifichino nuove distorsioni.
Cosa fare in seguito al trauma
Quando si verifica una distorsione, è sempre bene sospendere l’attività che si sta svolgendo e mettersi a riposo, in attesa di visita approfondita con il proprio medico curante. Per ridurre il dolore si può applicare ghiaccio e tenere la parte immobilizzata.
Come si diagnostica la distorsione
La distorsione alla spalla potrebbe anche essere confusa con altri tipi di infortuni: quando si presenta un dolore alla spalla di tipo traumatico potrebbero essersi verificata una lussazione o la lesione della cuffia dei rotatori.
Attraverso approfondimenti diagnostici si possono ottenere informazioni più precise sul tipo di lesione.
Di prassi, dunque, quando si sospetta una distorsione vengono richiesti ulteriori esami diagnostici, quali radiografie per analizzare la parte ossea e la RMN o TAC per l’analisi dei tessuti molli.
Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.
Le cure per la distorsione
Il trattamento per la distorsione alla spalla viene indicato di volta in volta dallo specialista, sulla base del tipo di lesione, dell’eventuale presenza di lussazioni e/o tendiniti e delle possibili complicanze.
Il trattamento conservativo può richiedere l’utilizzo di un reggibraccio per ridurre il carico sulla parte lesionata.
Inoltre, in genere, è consigliato:
- Utilizzare la crioterapia con applicazione di ghiaccio più volte al giorno per ridurre il dolore e il gonfiore;
- Applicare localmente antinfiammatori non-steroidei (FANS) in gel, che hanno la funzione di ridurre il dolore e l’infiammazione, senza provocare effetti collaterali;
- Quando lo specialista lo riterrà opportuno, fare esercizi che permettono di riacquisire la funzionalità articolare e, in alcuni casi, sottoporsi a sedute di fisioterapia.
Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario anche l’intervento chirurgico.
Per la distorsione alla spalla i tempi di recupero possono variare sensibilmente a seconda del livello di gravità della lesione. Lesioni lievi possono ridursi in un tempo contenuto, da pochi giorni a poche settimane, con la terapia conservativa. Le lesioni gravi, tanto più se richiedono intervento chirurgico, possono necessitare di tempi di guarigione anche di diversi mesi.
TRAUMI
SPORTIVI
infiammazioni articolari
Dolori Muscolari
Distorsioni
Lussazione
PATOLOGIE
CRONICHE
Osteoartrosi
Reumatismi Articolari
