INFIAMMAZIONE
ACUTA O CRONICA

DIFFERENZA TRA INFIAMMAZIONE ACUTA E INFIAMMAZIONE CRONICA

L’infiammazione è un fenomeno biologico complesso che si attiva sotto forma di risposta del corpo a lesioni, infezioni o agenti irritanti che provocano una reazione immunitaria. Questo meccanismo fisiologico può essere suddiviso in due categorie principali: infiammazione acuta e infiammazione cronica

Comprendere le peculiarità di queste due forme di infiammazione è fondamentale per identificare correttamente le patologie infiammatorie, determinare i trattamenti appropriati e definire le eventuali strategie preventive.

1. Infiammazione acuta

Nell’ambito dell’infiammazione acuta, il corpo attiva una risposta rapida e temporanea all’aggressore. Questo tipo di infiammazione si manifesta solitamente in seguito a lesioni fisiche, infezioni batteriche o virali o reazioni allergiche immediate. Le cellule immunitarie entrano in azione, rilasciando mediatori infiammatori e vasodilatatori, che causano l’aumento del flusso sanguigno, il gonfiore locale, il calore e il dolore nella zona interessata.  

Questo fenomeno si chiama Triplice risposta di Lewis, ovvero vasocostrizione, vasodilatazione e aumento della permeabilità vascolare, che portano appunto a rossore, calore ed edema. 

L’infiammazione acuta svolge un ruolo essenziale nel processo di guarigione, rimuovendo le cellule danneggiate o i patogeni e favorendo la riparazione tissutale.

I sintomi dell’infiammazione acuta

  • Dolore: il dolore è uno dei sintomi più comuni dell’infiammazione acuta. A seconda della gravità dell’infiammazione e dell’area colpita, può variare di intensità. Anche la localizzazione può variare: in certe parti del corpo, per esempio quelle ricche di terminazioni nervose, il dolore può espandersi più facilmente in altre aree adiacenti e trasformarsi da dolore locale a dolore diffuso.
  • Gonfiore: il gonfiore è una delle condizioni più frequenti in presenza di un’infiammazione. Infatti, la flogosi acuta può causare un aumento della permeabilità dei vasi sanguigni nella zona interessata, che a sua volta può portare a un accumulo di liquido e gonfiore.
  • Rossore: questo sintomo è una diretta conseguenza dell’aumentato flusso sanguigno nella zona infiammata. Pertanto, la pelle può apparire rossa o arrossata.
  • Calore: l’aumento di flusso sanguigno nell’area colpita da infiammazione è responsabile anche dell’aumento della temperatura nella zona colpita, rendendola calda al tatto.
  • Perdita di funzione: in alcune situazioni, l’infiammazione acuta può influire sulla normale funzionalità dell’area colpita. Ad esempio, un’infiammazione acuta nell’articolazione può causare limitazioni nel movimento.

Le cause dell’infiammazione acuta

  • Lesioni fisiche: l’infiammazione acuta può essere scatenata da lesioni fisiche come tagli, scottature, contusioni, fratture ossee o traumi sportivi. In risposta al danno tissutale, le cellule immunitarie rilevano i segnali di pericolo e rilasciano mediatori infiammatori, tra cui citochine, istamina e prostaglandine, per avviare il processo di guarigione.
  • Infezioni: l’infiammazione può innescarsi come parte della risposta immunitaria del corpo in presenza di batteri, virus, funghi o parassitari. A volte, i patogeni possono entrare nell’organismo in seguito a una lesione dei tessuti. Quando il corpo rileva la presenza di questi agenti invasori, le cellule immunitarie rilasciano mediatori infiammatori per combattere e neutralizzare l’infezione.
  • Reazioni allergiche: l’infiammazione acuta può essere causata da reazioni allergiche immediate a sostanze come polline, polvere, peli di animali o alimenti specifici. In queste situazioni, il sistema immunitario identifica erroneamente queste sostanze come dannose e produce una risposta immunitaria eccessiva, che include il rilascio di mediatori infiammatori come l’istamina. Ciò può portare a sintomi come prurito, gonfiore, eruzione cutanea, congestione nasale o difficoltà respiratorie.
  • Malattie autoimmuni: anche se l’infiammazione autoimmune è spesso associata all’infiammazione cronica, in alcuni casi può manifestarsi come un’infiammazione acuta. Le malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico o la sclerosi multipla, sono caratterizzate da un’attivazione erronea del sistema immunitario che porta alla produzione di autoanticorpi e all’infiammazione dei tessuti sani.
  • Irritazione e reazione chimica: l’infiammazione acuta può verificarsi a causa di irritazioni e reazioni chimiche locali. Ad esempio, l’esposizione a sostanze chimiche irritanti o corrosive, come acidi o alcali, può innescare un’infiammazione acuta nella zona in cui avviene il contatto.
raulen-differenza infiammazione acuta cronica

2. Infiammazione cronica

L’infiammazione cronica si presenta come una condizione che persiste per lunghi periodi di tempo, spesso mesi o anni. Può essere il risultato di malattie autoimmuni, infezioni croniche o fattori ambientali.

A differenza dell’infiammazione acuta, l’infiammazione cronica coinvolge principalmente macrofagi e linfociti T, che rilasciano sostanze infiammatorie a lungo termine. Questo stato infiammatorio costante può causare danni progressivi ai tessuti e contribuire allo sviluppo di malattie croniche come artrite reumatoide, malattia infiammatoria intestinale e malattie cardiovascolari.

I sintomi dell’infiammazione cronica

  • Affaticamento: in presenza di infiammazione cronica l’affaticamento è un sintomo piuttosto comune. Per quanto ci siano diverse teorie sulla questione, sembrerebbe che ciò possa essere causato da uno squilibrio tra la disponibilità di energia cellulare e il dispendio energetico cellulare, a causa dell’aumentata necessità di cellule immunitarie.
  • Dolore persistente: il dolore può essere presente in modo costante o ricorrere periodicamente. Può essere localizzato in specifiche parti del corpo o diffuso in diverse aree. Tuttavia, non sono rari i casi in cui il dolore compare solo quando l’infiammazione cronica è già a uno stadio avanzato.
  • Febbre leggera: l’infiammazione cronica può essere accompagnata da una febbre leggera, che può essere intermittente. Anche in questo caso, è l’attivazione del sistema immunitario a provocare l’innalzamento della temperatura corporea.
  • Sintomi sistemici: in alcuni casi, l’infiammazione cronica può coinvolgere più sistemi del corpo e causare sintomi sistemici come perdita di peso, perdita di appetito o sudorazione notturna. Ciò avviene prevalentemente in presenza di malattie croniche sistemiche, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso, etc.

Le cause dell’infiammazione cronica

  • Malattie autoimmuni: le malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerosi multipla e la malattia infiammatoria intestinale, sono caratterizzate da una risposta immunitaria inappropriata in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani del corpo. Questo comporta l’infiammazione cronica e il danneggiamento progressivo dei tessuti.
  • Infezioni persistenti: alcune infezioni persistenti da microrganismi come batteri, virus, funghi o parassiti possono portare a un’infiammazione cronica. In questi casi, il sistema immunitario continua a combattere l’infezione, rilasciando mediatori infiammatori in modo continuo o ricorrente.
  • Obesità: l’obesità è spesso associata a un’infiammazione cronica a basso grado nel corpo. Il tessuto adiposo in eccesso produce citochine infiammatorie come l’interleuchina-6 (IL-6), il fattore di necrosi tumorale-alpha (TNF-α) e le adipochine, che promuovono l’infiammazione cronica a livello sistemico.
  • Stress cronico: lo stress cronico può innescare una risposta infiammatoria persistente nel corpo. L’aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, può influenzare negativamente il sistema immunitario e promuovere l’infiammazione cronica.
  • Esposizione a tossine: l’esposizione a sostanze tossiche come fumo di sigaretta, agenti chimici industriali, inquinanti ambientali e metalli pesanti può causare infiammazione cronica. Queste sostanze possono attivare direttamente le cellule immunitarie e/o interferire con i processi cellulari normali, portando a un’infiammazione persistente.
  • Disturbi metabolici: alcuni disturbi metabolici, come il diabete mellito e la resistenza all’insulina, sono associati a un’infiammazione cronica. I meccanismi sottostanti comprendono l’iperproduzione di citochine infiammatorie e la risposta infiammatoria a livello sistemico.
  • Fattori genetici e predisposizione: esistono fattori genetici che possono aumentare la suscettibilità all’infiammazione cronica. Alcune persone possono avere una risposta infiammatoria iperattiva o una compromissione nella regolazione dell’infiammazione, che può contribuire allo sviluppo di un’infiammazione cronica. Alcune mutazioni o variazioni geniche possono influenzare la risposta immunitaria del corpo e predisporre a un’infiammazione cronica. Ad esempio, mutazioni in geni coinvolti nella risposta immunitaria, come quelli che codificano per le citochine, possono aumentare la produzione di mediatori infiammatori e favorire l’infiammazione cronica.
traulen-differenza infiammazione acuta cronica

3. Infiammazione acuta vs. cronica

Riassumendo in modo schematico, si possono analizzare quali sono i punti chiave per identificare la presenza di infiammazione acuta e cronica:

Cause

  • nell’infiammazione acuta sono provocate da agenti patogeni nocivi o da danni ai tessuti:
  • nell’infiammazione cronica sono dovute agenti patogeni che il corpo non può abbattere, come alcuni tipi di virus, corpi estranei che rimangono nel sistema o risposte immunitarie iperattive.

Insorgenza

  • nell’infiammazione acuta è rapida;
  • nell’infiammazione cronica è lenta.

Durata

  • nell’infiammazione acuta è di pochi giorni/poche settimane;
  • nell’infiammazione cronica dura da mesi ad anni.

Conseguenze

  • nel caso dell’infiammazione acuta, la situazione migliora oppure si sviluppa un ascesso o diventa cronico.;
  • l’infiammazione cronica può provocare morte del tessuto, ispessimento e cicatrizzazione del tessuto connettivo.

4. I trattamenti per l’infiammazione

Il trattamento dell’infiammazione acuta e dell’infiammazione cronica richiede strategie diverse, in quanto le due condizioni presentano caratteristiche e necessità distinte.

Per l’infiammazione acuta, l’obiettivo principale del trattamento è alleviare i sintomi immediati e promuovere la guarigione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sono spesso prescritti per ridurre il dolore e l’infiammazione.

Questi farmaci agiscono bloccando l’azione delle sostanze chimiche infiammatorie chiamate prostaglandine. Inoltre, l’applicazione di ghiaccio o impacchi freddi nell’area colpita aiuta a ridurre il gonfiore e il dolore.

Anche il riposo e tenere sollevata la parte del corpo interessata dall’infiammazione può favorire la guarigione.

Traulen 4% Gel uso cutaneo

Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.

D’altra parte, il trattamento dell’infiammazione cronica ha come scopo quello di controllare l’infiammazione a lungo termine e a gestire le condizioni sottostanti che la causano. In alcuni casi, possono essere consigliati farmaci antinfiammatori più potenti, come corticosteroidi o farmaci modificatori della malattia, che sono in grado di sopprimere la risposta infiammatoria persistente. Per alcune malattie autoimmuni o infiammatorie croniche, come l’artrite reumatoide, può essere introdotta anche la terapia biologica che influenza il sistema immunitario in modo selettivo per ridurre l’infiammazione. Inoltre, uno stile di vita sano può svolgere un ruolo importante nel controllo dell’infiammazione cronica. In particolare, è una scelta utile quella di adottare un’alimentazione completa ed equilibrata, fare esercizio fisico regolarmente ed imparare a gestire lo stress.

In ogni caso, il trattamento dell’infiammazione, sia acuta che cronica, richiede una valutazione medica accurata e un approccio personalizzato. I professionisti sanitari qualificati valuteranno attentamente la condizione individuale e consiglieranno le opzioni di trattamento più appropriate in base alla causa che ha originato l’infiammazione, alla gravità e alla risposta individuale al trattamento.

1 – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5932180/

2 – https://www.medicalnewstoday.com/articles/248423#chronic-or-acute

Conosci l'infiammazione?

Fai il nostro test e scopri tutto quello che c’è da sapere per prevenire e trattare l’infiammazione .

Patologie Croniche

Processo di invecchiamento, stati dolorosi ed infiammatori di natura reumatica possono avere una evoluzione dolorosa cronica e limitare la mobilità quotidiana.
Scopri come i processi artrosici ed il dolore acuto possono essere allievati.

Osteoartrosi

Reumatismi articolari

Dolori Frequenti

Stati dolorosi ed infiammatori di natura reumatica o traumatica sono molto frequenti e possono causare dolore nei movimenti diventando i nemici delle nostre abitudini giornaliere.

Mal di schiena

Posture Errate

Torcicollo

Cervicalgia

Dove senti dolore?

Il dolore localizzato muscolare o articolare, di natura reumatica o traumatica, compare spesso in modo improvviso e può impedire movimenti anche semplici.

Individuare correttamente dove senti dolore è importante per  riuscire a classificare il dolore, riconoscerlo, comprenderne le cause e poter  informare in modo più dettagliato il tuo medico curante.

Dolore

Cos'è l'infiammazione

L’infiammazione è un meccanismo difensivo dell’organismo, ma può diventare una presenza costante causando dolore cronico e limitazioni fisiche. Scopri tutto quello che c’è da sapere per affrontare questa condizione.

infiammazione


CHIEDI

Traulen
4%GEL

AL TUO
FARMACISTA