Tra i diversi tipi di infiammazione, o flogosi, esiste un eterogeneo gruppo di stati infiammatori muscolari, che vengono comunemente definiti infiammazione muscolare o miosite.
I motivi per cui si verifica questa condizione sono numerosi e includono infortuni, infezioni, malattie autoimmuni e tossine.
Così come le cause possono essere diverse, anche l’evoluzione della malattia può avere tempistiche e conseguenze diverse: in genere, quando l’infiammazione muscolare è causata da un infortunio o da un’infezione può rappresentare un disturbo temporaneo mentre quando è provocata da una malattia autoimmune può trasformarsi in una patologia cronica.
L’infiammazione muscolare, o miosite, come tutti i tipi di infiammazione , è una difesa del sistema immunitario che reagisce nel momento in cui i muscoli vengono sottoposti ad attività più intense di quelle normali oppure quanto vengono colpiti da un attacco esterno a causa della presenza di agenti patogeni.
La miosite si presenta come un deterioramento delle fibre muscolari con sintomi che possono provocare astemia e dolore muscolare, detta anche mialgia, nel momento in cui si contrae il muscolo. Inizialmente i disturbi si limitano a questo, tuttavia, può seguire anche una riduzione del tono muscolare, che rende più difficile l’utilizzo delle aree interessate.
Tuttavia, la miosite non va confusa con la mialgia, in quanto si tratta di due condizioni diverse. Infatti, con il termine mialgia si fa riferimento al dolore muscolare ma non necessariamente comprende anche infiammazione. Spesso la mialgia è uno dei sintomi della miosite.
Di solito, i muscoli più facilmente colpiti da questo disturbo sono i muscoli volontari prossimali, ovvero quei muscoli che si utilizzano volontariamente per compiere i movimenti e che sono situati vicino al centro del corpo, per esempio quelli delle spalle, delle braccia, del collo e delle cosce.
Talvolta, l’infiammazione muscolare può interessare anche i muscoli volontari distali, ovvero quelli che si trovano più lontano dal centro del corpo, come quelli delle mani, degli avanbracci e i muscoli del polpaccio.
I sintomi dell’infiammazione muscolare possono variare a seconda della causa che l’ha provocata e dell’evoluzione dello stato infiammatorio. Tuttavia, di base, si possono distinguere alcuni sintomi comuni a tutte le forme infiammatorie dei muscoli.
I dolori muscolari possono essere localizzati in un’area specifica o diffusi a più muscoli a seconda della parte del corpo colpita e dell’estensione dell’infiammazione. Inoltre, l’intensità può variare da un fastidio lieve a un dolore acuto.
Se l’infiammazione è grave, può provocare una sensazione di indebolimento nel muscolo o nei muscoli interessati. Questo può rendere difficile l’esecuzione di normali attività fisiche.
I muscoli infiammati possono risultare rigidi, specialmente dopo un periodo di riposo o al mattino.
L’infiammazione muscolare, o miosite, può essere provocata da diverse cause che danno luogo, a loro volta, a diversi tipi di infiammazione.
Le cause dell’infiammazione muscolare, infatti, possono dipendere da infezioni, disturbi autoimmuni, cause traumatiche e iatrogene.
Vi sono poi anche delle situazioni in cui il disturbo si presenta come idiopatico, in quanto non è possibile identificare la causa.
Viene definita miosite infettiva quella generata da agenti patogeni come virus, batteri, parassiti o funghi.
Va notato che la miosite infettiva è piuttosto rara e di solito si verifica solo quando un’infezione sistemica (che coinvolge l’intero corpo) si diffonde ai muscoli. Inoltre, il trattamento specifico varia a seconda dell’agente infettivo coinvolto.
Gli agenti patogeni più comunemente associati alla miosite includono:
La miosite autoimmune si verifica quando a causa di una malattia autoimmune il sistema immunitario attacca erroneamente i propri tessuti immunitari. Fanno parte di questa tipologia di infiammazione muscolare un’ampia gamma di tipi di miosite.
Si parla di miosite traumatica quando l’infiammazione muscolare è la conseguenza di un infortunio, come una caduta, uno stiramento o un sovraccarico che provocano una lesione al muscolo.
Durante l’infortunio, le fibre muscolari possono essere danneggiate, causando il rilascio di molecole che innescano una risposta infiammatoria. Questo processo può portare a sintomi di miosite, come dolore, gonfiore, calore, rossore e ridotta funzione muscolare.
La gestione di questo tipo di miosite di solito implica il riposo, l’applicazione di ghiaccio per ridurre l’infiammazione, compressione ed elevazione (RICE: Rest, Ice, Compression, Elevation). In alcuni casi, può essere utile la fisioterapia per aiutare a ripristinare la forza e la funzionalità del muscolo.
La miosite traumatica non va confusa con la miosite ossificante che è una rara condizione in cui, in seguito ad un trauma, si verifica la formazione di un osso all’interno del tessuto muscolare.
Alcuni farmaci possono provocare miosite come effetto collaterale, che di solito è reversibile una volta sospeso il farmaco. Ciò si verifica prevalentemente con farmaci come le statine, che sono usati per controllare i livelli di colesterolo, e i fibrati, ovvero una classe di farmaci utilizzati principalmente per ridurre i livelli di lipidi (grassi) nel sangue.
Talvolta può verificarsi anche in seguito all’uso prolungato di corticosteroidi: anche se spesso vengono utilizzati proprio per contrastare l’infiammazione muscolare, l’uso prolungato può portare alla debolezza muscolare, chiamata miopatia da steroidei.
La cura per la miosite dipende dalla causa sottostante della condizione. In alcuni casi è indispensabile il trattamento farmacologico, mentre in altri casi, al contrario, può essere opportuno sospendere la terapia farmacologica, come nel caso della miosite iatrogena.
Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.
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