PROCESSO
INFIAMMATORIO

IL PROCESSO INFIAMMATORIO

L’infiammazione è un processo fisiologico innato con la funzione di difendere il corpo umano da un attacco esterno. Sebbene con l’infiammazione spesso si verifichino situazioni dolorose e sintomi fastidiosi, come gonfiore, arrossamenti, etc., l’azione dell’infiammazione è protettiva.

Tuttavia, quando la risposta infiammatoria non si estingue in un tempo contenuto o cronicizza, può provocare dei danni all’organismo stesso o dare luogo a patologie.

Inoltre, possono verificarsi casi in cui il corpo percepisce le proprie cellule come dannose e dà luogo a malattie autoimmuni.

1. Processo infiammatorio: che cos’è

L’infiammazione è una reazione innata del nostro sistema immunitario, un baluardo contro invasori nocivi come virus e batteri e un meccanismo chiave per la riparazione dei tessuti danneggiati. Il processo infiammatorio, detto anche flogosi, coinvolge cellule e molecole del corpo umano per attivarne la guarigione.

Tuttavia, a volte può capitare che l’infiammazione si comporti più come un nemico del corpo che come un alleato, causando danni più gravi di quelli che dovrebbe riparare. Nella sua forma acuta, l’infiammazione è una risposta temporanea a un problema immediato. Quando, invece, l’infiammazione diventa cronica, può causare una serie di disturbi a lungo termine che possono sfociare in vere e proprie patologie.

Infiammazione acuta

Questo è il tipo di infiammazione più comune e generalmente sperimentato da tutti in qualche momento della vita. È una risposta immediata e intensa del corpo a un danno tissutale o a un’infezione. Di solito dura solo pochi giorni, ma nei casi più seri può durare fino a qualche settimana.

  • Quando il sistema immunitario rileva un danno ai tessuti o un attacco da parte di agenti patogeni, si attiva. Le cellule del sistema immunitario cercano di identificare le molecole danneggiate e rilasciano delle sostanze che hanno la funzione di segnalarle. Si tratta, per esempio, dell’istamina, delle prostaglandine e delle citochine.
  • Queste cellule, definite anche mediatori dell’infiammazione, provocano una dilatazione dei vasi sanguigni nell’area colpita e un conseguente afflusso di sangue.
  • Le cellule immunitarie, grazie alla maggiore permeabilità dei vasi sanguigni, migrano verso l’area danneggiata e si attivano per distruggere i patogeni.
  • Una volta che gli agenti patogeni sono stati eliminati, può iniziare il processo di guarigione. Per riparare il tessuto danneggiato può verificarsi una proliferazione di cellule che formeranno il tessuto cicatriziale.

Questo processo dà luogo ai sintomi classici dell’infiammazione acuta, ovvero calore, arrossamento, dolore, tumefazione e perdita della funzione.

Infiammazione cronica

L’infiammazione cronica ha un orizzonte temporale molto più ampio rispetto all’infiammazione acuta. Questo tipo di infiammazione può durare da settimane ad anni.

In genere, il suo esordio è legato alla difficoltà da parte dell’organismo di ripristinare le condizioni originali dopo una infiammazione acuta. Ciò può verificarsi in due casi:

  • quando l’organismo non riesce ad eliminare l’agente patogeno che ha proliferato nell’organismo;
  • quando il sistema immunitario attiva una risposta eccessiva rispetto al danno subito, attaccando erroneamente le cellule e i tessuti sani.

In seguito all’infiammazione cronica, si possono instaurare patologie come l’artrite reumatoide, l’asma, la malattia infiammatoria intestinale ed altre forme croniche oncologiche.

2. I sintomi del processo infiammatorio

I sintomi dell’infiammazione acuta e cronica condividono alcune caratteristiche, sebbene non sempre siano uguali. Inoltre, possono esserci delle differenze dovute alla parte del corpo colpita, all’origine del disturbo e alla gravità dello stadio infiammatorio.

Sintomi dell’infiammazione acuta

L’infiammazione acuta ha dei sintomi piuttosto evidenti che compaiono come risposta all’attacco esterno, spesso in modo improvviso.

Sono sintomi noti e facilmente identificabili:

  • dolore;
  • gonfiore;
  • rossore;
  • calore;
  • perdita della funzione.

Sintomi dell’infiammazione cronica

Per quanto riguarda, invece, l’infiammazione cronica i sintomi sono meno evidenti e in alcuni casi sono più subdoli, tanto che la diagnosi potrebbe essere ostacolata proprio dalla genericità o dalla quasi totale assenza di disturbi.

Quando compaiono, possono avere la forma di

  • affaticamento;
  • dolore persistente;
  • febbre leggera;
  • sintomi sistemici come insonnia, astenia, sudorazione eccessiva, perdita di peso.
Processo infiammatorio - Traulen

3. Le cause dell’infiammazione

Anche le cause dell’infiammazione possono essere diverse a seconda che si tratti di infiammazione acuta o cronica.

Cause dell’infiammazione acuta

Il processo infiammatorio acuto si innesca di fronte a una aggressione da agenti patogeni o da lesione dei tessuti. In alcuni casi, le due condizioni possono presentarsi in contemporanea e influenzarsi a vicenda.

In particolare, può avere luogo un processo infiammatorio in risposta di una condizione determinata da:

  • lesioni fisiche;
  • infezioni;
  • reazioni allergiche;
  • malattie autoimmuni;
  • irritazioni e reazioni chimiche.

Cause dell’infiammazione cronica

Il processo infiammatorio cronico in alcuni casi può rappresentare la degenerazione di una infiammazione acuta, mentre in altri casi può avere origini diverse.

Le principali condizioni che possono portare a sviluppare l’infiammazione cronica sono:

  • malattie autoimmuni;
  • infezioni persistenti;
  • obesità;
  • stress cronico;
  • esposizione a tossine;
  • disturbi metabolici;
  • fattori genetici e predisposizione.

4. Diagnosi e trattamento dell’infiammazione

Diagnosi

La diagnosi dell’infiammazione si basa sulla presentazione dei sintomi, sull’esame fisico e, se necessario, su test di laboratorio. Questi possono includere esami del sangue per misurare i livelli di proteina C-reattiva (PCR), un indicatore di infiammazione nel corpo, o la velocità di sedimentazione degli eritrociti (VES), un altro indicatore dell’infiammazione.

Trattamento

Il trattamento dell’infiammazione si concentra su due aree principali: gestire i sintomi e trattare la causa sottostante dell’infiammazione.

I farmaci antiinfiammatori, come gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per alleviare i sintomi dell’infiammazione.

Prevenire l’infiammazione

Mentre non è sempre possibile prevenire l’infiammazione, ci sono alcune misure che possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare infiammazione cronica:

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Si ricorda che le informazioni riportate sono a solo titolo consultativo e non si sostituiscono ad una diagnosi medica. In caso di sintomi consultare sempre il proprio medico o uno specialista.

  • Mantenere un peso corporeo salutare: l’obesità è un fattore di rischio per l’infiammazione cronica, quindi, mantenere un peso corporeo sano può aiutare a prevenire l’infiammazione.
  • Seguire una dieta sana: una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e fonti di proteine magre può aiutare a ridurre l’infiammazione. Inoltre, è importante limitare l’assunzione di alimenti processati, grassi saturi e zuccheri aggiunti, che possono aumentare l’infiammazione.
  • Fare regolare attività fisica: l’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre l’infiammazione aumentando la produzione di citochine antinfiammatorie.
  • Limitare l’esposizione a sostanze tossiche: l’esposizione a sostanze chimiche nocive, fumo di sigaretta e inquinanti ambientali può aumentare il rischio di infiammazione cronica.

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